lunedì 11 febbraio 2008

Cronaca della Conferenza Organizzativa Nazionale.

LA CRONACA E LA CONFERENZA ORGANIZZATIVA NAZIONALE DI TRIESTE.

A Trieste donne e uomini de La Destra si sono fatti sentire, infiammando la prima conferenza organizzativa nazionale alla quale hanno partecipato dirigenti provinciali, regionali e nazionali del partito e i dirigenti nazionali del movimento giovanile. In primis il ricordo per l'orrore delle foibe, con un cerimonia in forma privata e la deposizione di una corona in memoria degli infoibati, con la mente alla tragedia di migliaia di esuli istriani, fiumani e dalmati.
Poi i riflettori si sono accesi sul complesso quadro politico che stiamo vivendo. Per comprendere appieno ciò che succede, è bene dire chi sta da una parte e chi dall'altra. Noi non ci stiamo ad essere mescolati con altri, ed è bene che tutti sappiano chi fa cosa e a quali giochi stanno giocando con le sorti dell'Italia.

Il Popolo Della Libertà e chi ci guadagna.

Esiste un Popolo Della Libertà guidato da Silvio Berlusconi frutto principalmente della fusione di Forza Italia con Alleanza Nazionale. Questo soggetto correrà con un solo simbolo (quindi nel dimenticatoio anche la fiamma del M.s.i.), tranne che al nord dove la Lega mantenendo la propria identità si affiancherà al PDL. Questo soggetto non sarà solo un patto elettorale. Bondi e La Russa hanno confermato che i gruppi parlamentari saranno unici (non esisteranno gruppi dei vari partiti, ma un solo gruppo PDL che raggruppa tutte le forze che hanno aderito). Il Popolo Della Libertà sarà dunque il Partito Popolare Europeo (PPE) in salsa italiana, con grande orgoglio di Fini e del suo partito centrista che, devastato dai sondaggi, ha deciso di sciogliere in un'ora (senza il minimo fiatare dei suoi colonnelli e compari di cordata), per lanciarsi verso il partito italiano ed europeo dei moderati(issimi). Nel calderone del PDL il fatto che AN fosse in caduta libera non si sarebbe notato - avranno sagacemente pensato a Via Della Scrofa - e così il via allo smantellamento di simboli ormai scomodi (anche la Fiamma del M.s.i. se avesse potuto parlare si sarebbe ritagliata via dall'azzurrognolo simbolo aennino).

Chi decide chi.

Chi si è sciolto pretende che altri non esistano. Il dictat prevede che La Destra con il suo simbolo non possa affiancare il Popolo Della Libertà. E' il caso del veto a La Destra di Storace posto in essere da chi teme che il simbolo de La Destra dirotti sul partito di Storace, Buontempo e Santanchè milioni di elettori e militanti di Destra, che non si riconoscono nella fusione tra partiti pseudo-destrorsi (AN-FI) e pur volendo far tornare Berlusconi premier avrebbero scelto di accordare fiducia e voto alla compagine di Storace. Qualcuno non vuole un alleato di Berlusconi che incarni appieno la storia della Destra italiana.

La Destra.

<>. Storace apre chiaramente la convention.
<> gli fa eco Buontempo, ripetendolo più e più volte.
<>, annuncia Daniela Santanchè.
Il movimento giovanile con i suoi dirigenti nazionali richiama tutti a fare quadrato e a compattarsi per affrontare gli eventi, riponendo la propria fiducia in Francesco Storace.
Sono dichiarazioni che non lasciano dubbi.
La condizione è questa: La Destra mantiene identità e simbolo e concorreremo a contribuire alla vittoria di Silvio Berlusconi.
Se la nostra richiesta non verrà accolta, sono pronti i moduli per raccogliere le firme e presentare un quarto polo che rappresenti al Destra italiana con Daniela Santanchè.

L'approccio di Gioventù Italiana.

Eravamo tanti a Trieste, con me e Valentina Pochesci c'erano anche molti dirigenti nazionali e coordinatori regionali. Noi avanguardia chiudiamo il quadrato intorno a La Destra. Siamo pronti alla campagna elettorale in bianco e nero, alla colla e farina, a combattere una battaglia politica anche senza un quattrino. Siamo altresì in attesa di segnali, le cose mutano velocemente e confidiamo in un accordo. Berlusconi potrebbe cedere e sarebbe una vittoria epocale. Potrebbe anche chiudere a ogni intesa e allora dovremo contare solo su noi stessi.
Fare quadrato. Ognuno di noi a Trieste lo ha ripetuto, è il momento di non lasciarsi travolgere da impressioni, bisogna ragionare essere lucidi, non pensare al presente ma anche al futuro come ha ricordato Francesco Storace.
Non temiamo di andare soli, lo abbiamo detto. Nello Musumeci ci ha ricordato che potremmo cadere e farci male, ma come ogni volta sapremo rialzarci.
Confidiamo anche che tutto si sistemi, che possa esserci un accordo che valorizzi la nostra formazione, ma le prospettive ci devono preparare a ogni evenienza.
Questo partito resisterà alle intemperie, noi resisteremo.
Dimentichiamoci di tutto e delle piccole beghe di quartiere, se mai ce ne siano, e concentriamoci sulla campagna elettorale.
Da oggi ogni giorno dovrà essere vissuto con la certezza di scattare da un momento all'altro per far vincere il nostro branco. Non ci saranno orari. Non ci sarà sosta.
Dalla Costituente nulla è cambiato, La Destra c'è e combatte.

Massimiliano Macera
Dirigente Nazionale

1 commento:

vincenzo forte ha detto...

muoviamoci!!! tutti in piazza da oggi!!! siamo l unica destra in italia!