lunedì 4 febbraio 2008

CARTA SOCIALE: Gioventù Italiana Lazio ha aperto le danze....


Memorabile. Ardito. Futurista. Così in molti hanno definito il nostro blitz alla presentazione di Buontempo presidente della provincia di Roma al Caprinica. Non è che l’inizio.
Dopo aver ideato e dato il via alla battaglia, ora è il momento di scendere nelle piazze. La Carta Sociale sarà la nostra arma per scardinare quelle logiche che vedono il cittadino sempre più tartassato e stritolato dal caro-vita. Che vedono le amministrazioni pubbliche sempre più schiave dei palazzinari e dei poteri forti. Perché noi non parliamo di popolo e poi frequentiamo i salotti bene di parrucconi e radicalchic, noi siamo popolo. Ma questa proposta non è la nostra, viene invece dalle periferie delle città più degradate, dagli operai che prendono 1000 euro, dalle loro mogli che non sanno come arrivare alla fine del mese, da coloro che sono costretti a chiede mutui finanziari per fare la spesa e non per comprarsi macchinoni.
Il 17% delle famiglie non arriva a fine mese ed una famiglia su due è sotto i 1.900 euro complessivi al mese e le cose si fanno ancor più gravi in Sicilia… Sono dati agghiaccianti che non disturbano i sonni solo di chi è troppo concentrato al cambiamento della legge elettorale.
E’ una proposta che ha una portata rivoluzionaria notevole. Non c’è bisogno di scomodare le alte cariche politiche. Di fare leggi nazionali. Di raccogliere migliaia di firme da portare al parlamento. E’ sufficiente una delibera di giunta comunale con la quale l’ente istituisce un fondo attraverso cui poter finanziare la Carta Sociale. E’ un’ iniziativa che può essere portata avanti nel comune più piccolo a quello più grande. Che i consiglieri possono far propria, che i cittadini possono direttamente chiedere al loro sindaco.
Non risolve il problema dell’aumento dei prezzi, ma è un valido scudo per proteggersi dai rincari sui beni di prima necessità e non solo.
Troppe volte assistiamo ad amministrazioni che sperperano i soldi pubblici per finanziare progetti costosissimi ed inutili, opere che non si concluderanno mai.
Abbattimento degli sprechi ed istituzione della Carta Sociale. Molte volte in un Paese che non è affatto normale, anche la proposta più semplice può essere rivoluzioanaria.
Il nostro augurio è che diventi uno dei cavalli di battaglia di Buontempo alle provinciali di Roma e di tutti i nostri canditati in Italia.
Avanti allora. La Gioventù Italiana Lazio sarà nelle piazze questo mese ed il prossimo con la Carta Sociale. E così farà Gioventù Italiana in tutte le altre città.
Dalle Alpi a Ragusa un solo grido ci unirà: CARTA SOCIALE DIRITTO POPOLARE, CONTRO I RINCARI RIVOLTA NAZIONALE!


Alessandro Messa, Portavoce G.I. Lazio
Massimiliano Macera, Dirigente Nazionale G.I.

Per info e materiale: 328/2173879 (Alessandro Messa), 328/6838560 (Massimiliano Macera)

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